Quando i conquistadores arrivarono in America videro che gli indigeni usavano le poltiglie di ananas per curare le infiammazioni della pelle o per favorire la digestione.

Incuriositi, i chimici scoprirono alla fine dell’800 che un enzima contenuto nell’ananas, chiamato bromelina, digerisce le proteine spezzandole ed è in grado di sciogliere coaguli di sangue. Ha anche molte altre proprietà benefiche per l’artrite, come antiinfiammatorio, protegge lo stomaco, cura l’asma, scioglie il muco e rilassa i muscoli.

I medici dell’Università del Connecticut hanno studiato l’efficacia della bromelina come antinfiammatori in caso di asma e altre malattie infiammatorie dei polmoni.

Questa sostanza è in grado di spezzare le molecole di fibrina, una proteina che rende il sangue denso e può impedire la circolazione. E’ quindi un diluente naturale del sangue e un agente antinfiammatorio. La bromelina sembra anche in grado di alterare la produzione di sostanze che causano dolore e gonfiore. Quando l’infiammazione si riduce il sangue può affluire più facilmente alla zona che ha subito il trauma, riducendo il dolore e accelerando la guarigione.

L’ananas contiene un mix di antiossidanti (vitamina C, vitamina A e manganese) che aiutano a prevenire i danni causati dai radicali liberi alle cellule del nostro corpo che oltre all’invecchiamento sono legati all’insorgenza del cancro.

La bromelina, che è appunto l’enzima più importante a livello di benefici, è contenuto principalmente nel gambo dell’ananas. E’ instabile al calore, quindi se l’ananas non è conservata correttamente o processata, la bromelina non sarà attiva.

Per concludere in bellezza, l’ananas svolge una potente azione digestiva e rifornisce di enzimi il pancreas, tanto che può essere mangiata anche dopo pasti abbondanti senza rischi di gonfiore o fermentazione; la bromelina infatti riesce a mitigare i sintomi di disordini o bruciori gastrici.

Fonte: www.newspedia.it